La Storia
Il gelato moderno, così come lo intendiamo oggi, ha origini in Toscana.
La storia vuole che Caterina dei Medici nei suoi soggiorni a Seravezza deliziasse i palati degli ospiti nella calura estiva con una specie di raffinata granita proveniente dalla buca della neve del Monte Pania e servita a tavola con sciroppi di frutta aromatizzati. Forse sarà solo una leggenda tramandata nei secoli, certo è vero che nel tempo la Toscana si è popolata di veri maestri artigiani in fatto di gelateria.
Zulimo è il capostipite della dinastia della famiglia Ballerini che dagli inizi del 900 custodisce il segreto della fabbricazione del gelato. Militare in Sicilia impara il mestiere da una famiglia del posto, lo esporta a Firenze nell’attuale comune di Campi Bisenzio e inizia a tramandarlo alle generazioni successive.
Il primo mantecatore utilizzato per la produzione del gelato ricorda un po' lo strettoio per la produzione del vino con ai lati uno spazio per il sale ed il ghiaccio con un rivestimento in sughero come isolante; gli ingredienti vengono pastorizzati e raffreddati successivamente.
Il figlio Guelfo con un carretto a pedali seguiva il babbo in ogni sagra, fiera e ricorrenza che veniva organizzata nei comuni circostanti.
Mauro, figlio di Guelfo, si lasciò affascinare dal mestiere di gelataio e cominciò a seguire il nonno e il padre nelle piazze, strade e viali addobbati a festa.
Nel 1937, Guelfo inaugura il primo laboratorio per la produzione di gelato in via Carducci a Signa.
Finita la guerra, Guelfo si sposta sotto i portici di via Mazzini a Signa aprendo la gelateria che diventò immediatamente punto di incontro di sportivi appassionati, simpatizzanti e soprattutto buongustai.
Nel 1964 nel mese di ottobre Mauro inaugura a Signa il bar che ancora oggi è conosciuto con il suo nome. Com'era possibile muoversi da una località all'altra senza alterare il gusto e soprattutto la consistenza del gelato? I Ballerini, negli anni 50 guardando già al futuro, sostituiscono il primo carretto a pedali con mastello di sughero con una lambretta dotata di frigo chiuso tipo bar e che fu realizzata sul progetto del pittore Signese Cartei e costruita a Varese pagandola 600.000 Lire.
Questo facilitò la vendita del gelato, ogni giorno tra le 13:00 e le 19:00 della sera, nelle zone limitrofe del Valdarno Signese raggiungendo le località di Tripetetolo, Sant'Angelo, San Mauro, San Miniato, Brucianesi e il Porto di Mezzo.
Oggi
Certi segreti si tramandano un po' come le passioni e le tradizioni e restano immortali nel tempo. Oggi tutto si è completamente trasformato: le macchine per la produzione del gelato hanno subito una loro evoluzione ma resta inalterata la continua ricerca di certe raffinatezze e specialità per soddisfare i palati più esigenti.
Oggi i figli di Mauro, Giovanni, Silvia e Paolo portano avanti i segreti che furono di Zulimo nella produzione del gelato in Signa.
Giovanni abbandonato i campi di pallone si è messo a fabbricare gelato con la stessa identica passione del genitore e del nonno.
Silvia sa dare quel tocco di femminilità che non guasta quando si tratta di mettere in vetrina un'idea originale per festeggiare un compleanno o un anniversario importante, nascono così torte guarnite ai gusti più classici o quelle dove i prodotti di stagione fanno la differenza.
Paolo è il piccolino di famiglia ma solo d'età tra un esercizio in palestra e l'altro si allena a mantecare cestelli di crema che da sempre costituisce il punto di forza di una famiglia di gelatai.
(fonte: Roberto Checchi)
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Gelataio seniorPaolo è il più giovane dei tre fratelli.
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Customer careSilvia è l'addetta al banco e social media manager